Il Telelavoro in Italia

Le Stime Ufficiali

L'Italia è da considerarsi il paese europeo maglia nera per la diffusione del telelavoro, nel 2008 il nostro paese contava solo 700 mila telelavoratori, pari a circa il 3,2% dell'intera forza lavoro presente, le stime effettuate vedono un incremento di tale attività con il progredire degli anni, che però continuano a dimostrarsi minori rispetto al resto d'Europa.

Secondo recenti studi ufficiali in Svezia, Olanda e Finlandia la percentuale media dei telelavoratori occupati ha raggiunto circa il 28%, pari ad un dipendente su quattro, leggermente inferiori le stime per UK, Danimarca e Germania con il 18% contro Italia, Francia e Spagna con solo il 4,5%.

Le ragioni di questa disfatta vanno ricercate nell'anima aziendale italiana, l'economia del nostro paese infatti, oltre ad essere basata soprattutto sul settore manifatturiero, ambito in cui è strettamente necessaria la presenza del lavoratore in azienda, si fonda su imprese medie e piccole in cui i dipendenti vivono generalmente non troppo lontano dalla sede centrale, ed è per di più innegabile l'opinione dominante che è sempre meglio lavorare in un contesto aziendale in cui è possibile socializzare ed avere rapporti diretti con colleghi e datori di lavoro.

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